Amsterdam, 14 Novembre, 2020 ore 20:00 Teatro CREA
Leiden, 20 Novembre 2020 ore 20:00 Teatro Imperium
E’ con enorme dispiacere che ci troviamo ad annunciare che la prima di Ti Ho Sposato per Allegria prevista per il 4 Aprile presso il teatro CREA di Amsterdam e’ stata rinviata al 14 Novembre 2020 e la data di Leiden dal 14 Aprile al 20 Novembre.
Stesso spettacolo, stesso orario, stesso teatro. Ci auguriamo di cuore, stesso pubblico!
Nonostante ad oggi non vi siano indicazioni delle autorita’ locali contrarie allo svolgimento di spettacoli teatrali, siamo sensibili al montante disagio che tutti proviamo nel frequentare luoghi pubblici affollati. Siamo inoltre affranti ed angosciati per la situazione che le nostre famiglie, i nostri amici e connazionali stanno affrontando in queste ore, giorni, settimane in Italia. Il nostro gesto e’ un gesto di solidarieta’ e responsabilita’, che non vuole seminare panico, ma al contrario infondere fiducia.
COME FUNZIONA CON I BIGLIETTI?
Molto semplice. TUTTI I BIGLIETTI VENGONO TRASFERITI AUTOMATICAMENTE SULLA DATA 14 NOVEMBRE 2020. Chiediamo a tutti voi un gesto di altrettanta fiducia e supporto. Vi preghiamo di mantenerli per la nuova data. Nel caso, sotto data, potrete facilmente rivenderli a chi sara’ in lista di attesa o cederli ad amici interessati. NON SERVE CONFERMARE, viene fatto in automatico. Le conferme al momento intaserebbero il nostro inbox!
Qualora DAVVERO vogliate procedere ad un rimborso conttatateci, indicando nel soggetto dell’email “TI HO SPOSATO, RIMBORSO AMSTERDAM”.
Il Korego Theater Group presenta “Ti ho Sposato per Allegria” di Natalia Ginzburg per la regia di Carmelinda Gentile.
La commedia della Ginzburg debutto’ a teatro nel 1965 e Luciano Salce, che fu il primo regista della commedia in teatro, nel 1967, visto lo strepitoso successo, ne trasse anche un film con Monica Vitti e Giorgio Albertazzi, incorrendo nella censura.
Il soggetto per l’epoca era rivoluzionario: appena un anno dopo l’invenzione della minigonna e ben prima del dilagare delle proteste di fine decennio, si parla di rapporti di coppia da un’angolazione poco comune. La Ginzburg apre a temi quali l’ateismo, il divorzio – che in Italia non c’era ancora ma all’estero sì – la sessualità al di fuori del matrimonio, il matrimonio col solo rito civile e lo fa con la sua scrittura unica, dotata di ironia e di grande umanita’ per il vissuto umano dei personaggi.
