Mancano 9 giorni alla rappresentazione unica di Lisistrata – 22 giugno 2019 al CC Amstel – Amsterdam- una delle piu’ grosse produzioni del Korego Theater Group.
Siamo in un nuovo e piu’ grande teatro, e Carmelinda, che con la sua straordinaria regia tradisce la sua passione per questa commedia, ha dato vita a nuove collaborazioni per arricchire ancora di piu’ lo spettacolo. Collaboriamo con altri artisti e professionisti italiani in Olanda come lo scultore Daniele Scauso per le scenografie, musiche originali composte da Diego Millo (gia’ autore delle musiche per “Le Beatrici” e “Coppia Aperta Quasi Spalancata”, costumi con Without Cuts di Sandra Natalizio, maschere con DMQ Productions di Gabriele Manca.
Questa produzione ha gia’ riscosso l’interesse di Italian Radio e 31mag, che hanno intervistato Carmelinda, Daniele e Diego.
Riportiamo dei frammenti delle interviste. Carmelinda a Italian Radio:
“Lisistrata è una donna pronta a sacrificare il proprio piacere sessuale e quello delle sue concittadine per convincere gli uomini a rinunciare alla guerra e a ristabilire una pace duratura. È una commedia che più di ogni altra sottolinea la forza motrice del sesso, ritenuto già dai Greci una vera e propria “arma”. Ho scelto questa pièce perché, essendomi diplomata all’istituto nazionale del dramma antico di Siracusa nel 1994, Lisistrata faceva parte della fine del mio percorso di studio. Oltre ad essere una delle commedie più interessanti da rappresentare è dunque anche quella a cui sono più legata.”
Diego su le musiche: Credo che il fil rouge che lega le musiche di questa produzione sia il tentativo di rappresentare la fallimentare ripetitività degli schemi mentali maschili. Infatti, nonostante la storia ci dimostri l’efficacia dell’azione di Lisitrata, che ha sciolto gli eserciti praticando l’astinenza sessuale, gli uomini continuano a combattersi l’un l’altro e a umiliare le donne. Per rendere la ripetitività di questo insensato processo, ho usato melodie semplici e brevi eseguite in loop, alternando sonorità classiche a quelle più contemporanee, a significare che il contesto è cambiato nei secoli, ma la musica è rimasta sempre la stessa.
Daniele su la scenografia: La colonna composta da schermi di cellulari è un chiaro riferimento alla classicità e rappresenta l’Acropoli su cui le donne si arroccano. I due gruppi di 5 braccia appesi rimandano all’interruzione del sesso oggetto della vicenda. Le mani giganti di ferro sono un omaggio alle attrici, uno pretesto malizioso per solleticare l’immaginazione maschile.
